Superdrama™ IT Superdrama …a theatre of enormous intimacy “Non è oggetto dell’arte rendere la vita comoda ai borghesi grassi in modo che possano annuire: “Sì, sì, è così che va! E ora andiamo a mangiare un boccone!”. L’arte, nella misura in cui cerca di educare, migliorare l’umanità o essere in ogni modo efficace, deve uccidere il quotidiano; deve spaventare come la Maschera spaventa il bambino, come spaventava Euripide gli Ateniesi che barcollavano fuori dal teatro. L’arte esiste per trasformare le persone nel bambino che erano… vogliamo il teatro. Cerchiamo la verità più fantastica. Cerchiamo il superdrama.” (Yvan Goll,1922) il nostro Manifesto SUPERDRAMA™, come nome, è adattato da una proposta del poeta-drammaturgo surrealista ed espressionista alsaziano Yvan Goll, che ha proposto il termine “superdrama” per definire e provocare una artistica chiamata alle armi. Il teatro di cui parla, “il superdrama”, è un teatro enorme, più grande della vita reale. È particolarmente espressionista, dirompente, esplosivo, conflittuale e richiede “una verità fantastica”. In pratica, la tecnica poliedrica del Superdrama™ è una pedagogia performativa, un linguaggio teatrale e sintesi di formazione, per creare e costruire personaggi e per ideare performance. Superdrama™ evolve e sfrutta i personaggi, i canovacci, l’improvvisazione e i lazzi della Commedia dell’Arte, le caratteristiche sensazionali, esagerate e surreali dell’Espressionismo tedesco, elementi ed esercizi di Stanislavskij e l’opera ‘Viewpoints – Il libro dei punti di vista scenici’ [Anne Bogart, Tina Landau] per organizzare ritmo, tempo e spazio e per integrare il processo di ideazione. Come corollario, l’attore impara a riconoscere e ad applicare il principio ritmico universale di JO-HA-KYU (assimilato da NŌGAKU/THEATRE NŌ) per generare resistenza, accelerazione e crescendo. In effetti, la progettazione globale della formazione prepara il corpo mentale, fisico ed emotivo degli attori per le componenti essenziali del Superdrama™, gli stati emotivi primordiali; Gioia, Paura, Rabbia e Disperazione. L’esagerata natura espressionistica della formazione serve ad attivare la capacità dell’attore di scoprire e incontrare l’equivalenza della vita interna e del conflitto di un personaggio, dando inizio a una rapida catarsi. La tecnica serve molto spesso a sviluppare e attivare una trasformazione importante per l’attore. Per il processo di ideazione, molto spesso creiamo una performance da un testo o da un concetto adattato, stabilito o originale, creando un mondo instabile in cui i personaggi possano abitare, interagire e scontrarsi. Dopo aver raggiunto una fluidità di base con gli stati emotivi primordiali, e continuando a incarnare i personaggi, l’ensemble si concentrerà sull’attivazione del processo di improvvisazione e ideazione per stabilire i lazzi (ritmi comici e drammatici), le relazioni e la gerarchia sociale dei personaggi. Oltre al materiale improvvisato, applicheremo una componente ideativa di “lavoro compositivo” per chiarire i temi, valorizzare i lazzi e aiutare a dare forma agli eventi che determineranno il canovaccio, la storia o l’opera teatrale.